Applicando il teorema di Thevenin calcolare la corrente I3 nella resistenza R3:

 \begin{aligned} E_1 &= 11\;\text{V} \ E_2 &= 7\;\text{V} \ R_1 &= 2\;\Omega \ R_2 &= R_3 = 1\;\Omega \ I_3 &=\ ? \end{aligned}

Esercizio 2 – soluzione

Il circuito è stato già analizzato in precedenza con le leggi di Kirchhoff, col teorema di Millman e col principio di sovrapposizione degli effetti.

In questo caso possiamo notare come lo spostamento della R3 verso destra nello schema non altera la sostanza dello schema iniziale; in quest’ultimo circuito applichiamo il teorema di Thevenin, semplificando il circuito a monte della coppia di nodi A, B.

Nel circuito da semplificare, può circolare solo una corrente II che plausibilmente dovrebbe avere il verso indicato in figura, dato che il generatore E1 è maggiore del generatore E2, e quindi prevale imponendo il verso.

 I = \frac{E_1 - E_2}{R_1 + R_2} = \frac{11 - 7}{2 + 1} = \frac{4}{3}\;\text{A}

La tensione VAB può essere ottenuta osservando le tensioni sul ramo della R2. Considerando il nodo intermedio C, si riconosce che la VAB può essere ottenuta come composizione della E2 e della V2.
Infatti, vediamo come sia VCB=E2  mentre VAC=R2I.

 \begin{aligned} 0 &= V_{AC} + V_{CB} - V_{AB} \ V_{AB} &= R_2 I + E_2 \ V_{AB} &= 1 \cdot \frac{4}{3} + 7 = \frac{4}{3} + \frac{21}{3} = \frac{25}{3}\;\text{V} = E_{eq} \end{aligned}

La resistenza equivalente corrisponde alla resistenza vista ai nodi e coi generatori cortocircuitati.
In tal caso una corrente entrante in ed uscente da ‘vedrebbe’ le due resistenze R1 ed R2 in parallelo fra loro.

 R_{eq} = R_1 // R_2 = \frac{R_1 R_2}{R_1 + R_2} = \frac{2 \cdot 1}{2 + 1} = \frac{2}{3}\;\Omega

Possiamo ora ricostruire il circuito originario collegando il generatore equivalente e la resistenza equivalente al carico R3.

 I_3 = \frac{E_{eq}}{R_{eq} + R_3} = \frac{25}{\frac{2}{3} + 1} = \frac{25}{\frac{5}{3}} = \frac{25 \cdot 3}{5} = \frac{75}{5} = 5\;\text{A}